Trentatrè carrozze per rivivere il passato

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Museo delle carrozze

Le carrozze più belle e sfarzose si ammirano a due passi dal mare di Partenope. Lì, nel cuore di Chiaja, con vista sui giardini della Riviera. Ovverossia negli spazi del Museo Diego Aragona Cortes di Villa Pignatelli, monumentale edificio di chiare forme neoclassiche, edificato nel 1826 grazie alla volontà di Sir Ferdinand Richard Acton. E’ in questa struttura – voluta dal baronetto inglese simile a una domus pompeiana – che sorge una delle più rare esposizioni dedicate all’antico mezzo di trasporto e agli sfarzosi manufatti dell’artigianato ottocentesco napoletano: il Museo delle Carrozze.

La speciale galleria storico-artistica vide la luce nel 1975, in quelle che un tempo erano le scuderie di una dimora nobiliare passata più volte di mano nel corso degli anni. Dopo la morte di Sir Acton, infatti, nel 1841 Villa Pignatelli fu acquistata dalla famiglia dei banchiere tedesco Carlo von Rothschild, che la abitò fino alla caduta del Regno delle Due Sicilie. Fu lui a dotarla di una nuova e più ricca palazzina di tre piani nota oggi come “palazzina Rotschild”, innalzata all’estremità settentrionale del parco.

Con l’avvento del Regno d’Italia, il fabbricato, con il suo immenso giardino modellato all’inglese, fu ceduto ai principi Pignatelli Cortes d’Aragona, che ne furono proprietari fino al 1955, anno in cui la principessa Rosina Pignatelli lo donò allo Stato italiano affinché lo trasformasse in museo. Insieme alla proprietà, i Pignatelli donarono anche tutto quello che nel corso degli anni erano riusciti a raccogliere all’interno della villa: smalti, argenti, porcellane, bronzi, cristalli, una ricca biblioteca e qualcosa come circa quattromila microsolchi (l’antenato del disco) di musica classica. Reperti preziosi esposti oggi nelle stanze ubicate al piano terra.[charme-gallery]

La volontà della nobildonna partenopea fu prontamente rispettata. Nel 1960, infatti, l’edificio della Riviera, con il suo straordinario carico di stucchi, dipinti e arredi, i suoi quattro magnifici salotti ed il grande salone da ballo, fu ufficialmente aperto al pubblico diventando l’attuale “Museo Diego Aragona Cortes”, dal nome del marito di Rosina, il principe Diego, duca di Monteleone, diventando, così, uno dei pochi esempi, se non l’unico, di casa-museo esistenti oggi a Napoli.

Nel 1998 Villa Pignatelli si arricchì di una nuova e più brillante perla, con l’allestimento, nelle stanze del primo piano, di una ricca pinacoteca a cura del Banco di Napoli. Ma già nel 1975 Ezio Bruno De Felice, realizzando un’idea di Bruno Molajoli, che aveva accolto la donazione del marchese Mario D’Alessandro di Civitanova, aveva trasformato le ex scuderie della dimora in un vero e proprio Museo delle Carrozze. E proprio il museo dedicato a questa tradizionale forma di “berlina” d’epoca, dopo una chiusura durata circa 20 anni e l’arrivo di nuove e più ricche donazioni (Dusmet, Spennati, Leonetti di Santo Janni e De Felice), grazie ad accurati lavori di restauro progettati dalla Soprintendenza, realizzati con fondi ministeriali e con il sostegno della Regione Campania, ha riaperto i battenti lo scorso 13 giugno, mettendo così in mostra tutti i suoi più rari esemplari di carrozze e calessi (trentatrè in tutto) di produzione francese, inglese e italiana raggruppati per tipologie. Modelli cui sono affiancati numerosi finimenti in cuoio, fruste, frustini, morsi, accessori e capi di abbigliamento, capaci di testimoniare la pregevole qualità raggiunta in questo settore dagli artigiani partenopei nel corso del XIX secolo.

Nella sala del museo dedicata alla sezione calessi spiccano anche timoni, stanghe, bilance e bilancini. Il tutto con tanto di descrizione: didascalie esplicative, pannelli didattici e Ipad con in più l’arricchimento di accurate schede tecniche che rinviano alle varie notizie relative alla collezione e ai dati che riguardano la costruzione dei modelli esposti.[charme-gallery]

Il Museo delle Carrozze di Villa Pignatelli fa parte di “Napoli è un paradiso!”, uno dei nove itinerari di “Viaggio in Campania. Sulle orme del Gran Tour”, il programma di visite spettacolarizzate ed eventi realizzato dalla Scabec con Campania>Artecard per la Regione Campania.

Verranno poi aperti al pubblico ulteriori ambienti della Villa, nei quali saranno ordinati, in grandi espositori, i finimenti, i morsi, le fruste e tutti gli altri oggetti legati al mondo dell’equitazione. Inoltre, un video presenterà al pubblico documenti, fotografie e filmati finalizzati a ricostruire un’epoca.

Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
Riviera di Chiaja, 200 – Napoli
tel. +39.081.7612356 – +39.081.669675
www.spmn.beniculturali.it

Aperto tutti i giorni h 8.30-14.00
Biglietti: intero 2 euro; ridotto (18-25 anni) 1 euro
Gratuito per i cittadini dell’Unione europea sotto i 18 e sopra i 65 anni