Faito doc Festival, musica e cinema protagonisti all’ombra dei faggi

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Faito doc Festival

Tutto pronto a Castellammare di Stabia per il taglio del nastro della settima edizione del Faito doc Festival, il tradizionale appuntamento con il cinema documentaristico. Saranno sei giorni da vivere tutti d’un fiato quelli in programma dal 4 al 9 agosto nel verde della montagna stabiese. Oltre 25 gli ospiti attesi tra registi, musicisti e artisti provenienti da tutto il mondo per una kermesse all’insegna della cinematografia, ma anche di tanta buona musica. E ancora: spazio a mostre, performance, workshop, laboratori per bambini, cene e passeggiate naturalistiche. Per l’edizione 2014 non mancheranno le novità. Saranno, infatti, 33 i documentari (lunghi e corti) presentati nel corso del Festival, tra cui 15 anteprime nazionali e due mondiali (si tratta di Zone Zero di Farzad Moloudi e Partir di Ron Vargas) oltre a tutta una serie di documentari realizzati da registi campani e ambientati rigorosamente nella Terra Felix. I filmati saranno proiettati nella splendida cornice dei saloni della Reggia di Quisisana, autentico gioiello incastonato nel cuore verde del Faito. Unico filo conduttore della “sei giorni” l’Empatia.

“Il tema proposto per l’edizione 2014  – spiegano i direttori artistici ed ideatori del Festival   Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti – abbraccia un largo spettro di definizioni. Noi privilegiamo questa: ‘capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro’. I documentari di creazione selezionati (cortometraggi e lungometraggi) dovranno raccontare la capacità o l’incapacità di provare empatia da tutti i punti di vista (empatia per l’altro, per la natura, per la musica, per l’arte). Solo così, infatti, il pubblico potrà scoprire questa qualità dell’essere umano in film più intimisti ma anche sperimentali”.

E come negli scorsi anni il Faito doc Festival darà voce a tutte le arti: come la musica, ad esempio, da sempre in stretta comunione con il mondo del cinema e mai come in questo caso legata al tema dell’empatia. Grazie alla performance dei Molo Sàyat, gruppo di musicisti nomadi, il pubblico potrà viaggiare simbolicamente dal Medio Oriente ai Balcani fino al Mediterraneo, perdendosi tra canti d’amore e di solitudine, lacrime e risate. Sul palco all’ombra dei faggi saliranno anche Murat Iclinalca e Aram Kerovpyan pronti a cullare il pubblico con la loro voce, facendo sognare paesaggi lontani e leggendari come l’Anatolia e l’Armenia. Spiccano, inoltre, in calendario le mostre d’arte. Quest’anno, infatti, i giovani dell’Accademia di Belle Arti di Napoli guidati da Gerardo De Simone ed Enzo Palumbo, operando “in empatia” con i faggi secolari della montagna stabiese, riprodurranno alcune opere di Land Art. Poi, al calar del sole proietteranno con una performance visiva e sonora figure di animal nell’antica faggeta. Esporranno infine il pittore Marco Romano e il creatore di oggetti insoliti Cricou che da sette anni crea i premi che sono consegnati ai vincitori del Festival. Infine, in calendario, non potevano mancare le passeggiate naturalistiche organizzate tra i boschi e l’incanto del lussureggiante Faito. Spicca in particolare quella in programma sabato 9 agosto alle ore 13 lungo i sentieri delle Neviere sul Monte Faito, inserita nel cartellone estivo del “Viaggio in Campania. Sulle orme del Grand Tour”.

Faito doc Festival
dal 4 al 9 agosto
info: www.faitodocfestival.it

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