Caserma Tofano, un nuovo scrigno per i tesori archeologici campani

4457

Un nuovo scrigno per custodire e mettere in mostra i tesori scintillanti della Terra Felix. L’Agenzia del Demanio ha consegnato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo l’ex Caserma Bruno Tofano di Nocera Inferiore (Salerno). La struttura sarà trasformata in un centro polifunzionale di eccellenza dove troveranno collocazione e valorizzazione i reperti archeologici provenienti da tutti i siti della Campania. La firma da parte della Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, capofila del progetto, ha dato attuazione al protocollo d’intesa dello scorso novembre finalizzato alla valorizzazione e tutela dell’ex struttura militare. L’accordo è stato sottoscritto, oltre che dalla Soprintendenza per Pompei, dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli, e da quella per i beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, e inoltre dall’Agenzia del Demanio. Il verbale è stato firmato dal soprintendente speciale per Pompei, Ercolano e Stabia Massimo Osanna, in qualità di consegnatario del bene per conto del Mibact, e dal rappresentante della Direzione regionale Campania dell’Agenzia del Demanio Pierpaolo Russo. Con questo progetto verrà realizzato un centro di raccolta non solo per i reperti archeologici già disponibili, ma anche per quelli provenienti dalle future campagne di scavo che saranno intraprese sui suoli della Terra Felix.

[charme-gallery]

La Caserma Tofano, sia pure dismessa da tempo, rappresenta uno dei più grandi edifici militari d’Italia occupando una superficie di 15.600 m² circa, di cui 8.000 m² scoperti e 7.600 coperti. L’imponente edificio rettangolare è dedicato alla memoria del tenente Bruno Tofano, caduto al fronte, durante la Prima Guerra mondiale. Ma prima ancora era intitolato al tenente generale Nicola Marselli. La struttura, concepita come caserma di cavalleria, fu realizzata per volere di re Carlo III, sul luogo in cui sorgeva il vecchio palazzo ducale di proprietà della famiglia Carafa (che fu completamente raso al suolo). Il re di Napoli scelse di costruire l’edificio per i cavalleggeri a Nocera per la posizione strategica che occupava quella città, praticamente allo sbocco tra i due principati Ulteriore e Citeriore. La realizzazione della caserma servì a liberare i cittadini di quel centro dall’incombenza di dover ospitare i militari nelle proprie case.