Dai Decumani al Vomero, meraviglie da scoprire a piedi – Terzo Tour

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Cimitero delle Fontanelle

Ci sono percorsi che andrebbero fatti a piedi. Anche se la strada è in salita. A piedi, esatto. Perché solo lontani dal volante e con le scarpe ben salde sul selciato è possibile assaporare tutte le “meraviglie” che Napoli offre: panorami da mille e una notte, monumenti di struggente bellezza, gallerie museali cariche di preziosi, palazzi grondanti storia. Non ci credete? Allora significa che non vi siete mai goduti il classico “grand tour” che dai vicoli dei Decumani, passando per piazza Municipio, la Riviera di Chiaja e il Museo Nazionale, vi conduce dritti dritti sulle balze della Collina del Vomero, in un misto tra storia e shopping. E allora forza, armi e bagagli: si parte!  Benvenuti nell’itinerario proposto da “Charme” . In totale sono ben cinque tour!! Questo è il terzo che vi suggeriamo di fare. Tra oggetti unici al mondo e l’incanto dei suggestivi luoghi partenopei.

Museo Archeologico Nazionale, via Foria e rione Sanità

Il polo museale archeologico può vantare il più grande patrimonio di numismatica al mondo, nonché opere d’arte e manufatti di interesse archeologico tra i più rari e interessanti del Belpaese. Pensate: sono oltre tremila gli oggetti di valore esposti nelle numerose stanze dell’Archeologico. E a migliaia i reperti databili dall’età preistorica fino ai tempi della Magna Grecia, pronti per essere offerti allo sguardo rapito dei visitatori. Motivo in più per ammirare le sfavillanti collezioni di questa maestosa dimora concepita, in origine, come caserma di cavalleria, poi trasformata in uno dei Musei più importanti del pianeta.

Ci troviamo in via Foria, a un tiro di schioppo dal Real Orto Botanico, un’altra delle rare perle scintillanti di cui è stata dotata Napoli. Un angolo di città dove ancora si respira l’aria dei quartieri popolari: sulla sinistra si aprono, infatti, i Vergini e la Sanità, la culla di Totò, dove è possibile imbattersi nella “valle dei morti”, il famoso Cimitero delle Fontanelle (così chiamato, a quanto pare, per la presenza, un tempo, nella zona, di fonti d’acqua), meglio conosciuto nella città di San Gennaro come il camposanto delle “cape ’e morte” dette anche “capuzzelle”. Un posto dove i vivi invocano grazie ai defunti dialogando con loro e coccolandone i resti mortali. Un luogo di culto e di macabro fascino in cui si concentrano miti, leggende e racconti di miracoli.