Dedicato a Verdi l’uovo di Pasqua 2013 Gay Odin

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Due metri e mezzo d’altezza, uno e mezzo di larghezza e uno spessore di circa 10 centimetri di buona cioccolata: sono queste le dimensioni del nuovo uovo di Pasqua “griffato” Gay-Odin. Un colosso di 300 chili che al solo sguardo già invita al più gustoso degli assaggi. Sì, perché la delizia possente strizza l’occhio nell’androne della storica fabbrica napoletana di Chiaja fondata alla fine dell’Ottocento dal piemontese Isidoro Odin, proprio alle spalle della centralissima via dei Mille. Brilla, il superuovo, accanto alle altre straordinarie creazioni forgiate dalle mani sapienti dei maestri cioccolatieri di via Vetriera. Brilla l’uovo gigante, a due passi da urne di vetro piene di perline di cioccolata e magiche colombe pasquali ricoperte di ottimo fondente. Nel tempio del buon gusto ogni cosa è fatta come Dio comanda, a partire dalla tostatura dei chicchi di cacao: rigorosamente lenta e naturale, in modo che il cioccolato possa mantenere intatte le sue pure qualità nutritive. Fino alla scelta delle materie prime, sempre di eccellente qualità. [charme-gallery]Ogni cosa, nei laboratori napoletani di via Vetriera, è fatta a mano, proprio come accadeva ai tempi del grande Isidoro. Il segreto di tanta bontà, d’altronde, sta nel mantenere intatto il modo artigianale di lavorare il “nettare degli dei”. Nello storico stabilimento partenopeo, oggi come cento anni fa, ogni prodotto, anche il più piccolo, si trasforma in capolavoro di vero gusto. Non è un caso che, in termini di qualità ed eccellenza, Gay-Odin ha superato anche i maestri del Piemonte. Lo testimonia il crescente successo dei due punti vendita aperti a Roma e Milano, praticamente presi d’assalto da una clientela sempre più innamorata delle perle di cioccolata made in Partenope. E allora: poteva fare eccezione l’uovo gigante “scolpito” dai maestri di via Vetriera? Niente affatto. Eccola là la “super delizia”, pronta a sedurre anche il più fine dei palati. Nell’edizione 2013, il più celebre dei dolci pasquali è stato dedicato al genio di Giuseppe Verdi di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nascita. Un omaggio al genio musicale di Busseto raffigurato sulla parete centrale del maxi uovo e reso ancora più forte dalle note disegnate nella parte sottostante del dolce: crome e semicrome che si librano in volo, staccandosi dal pentagramma, come a formare il “Va pensiero”, la più celebre e rinomata della arie verdiane. “Anche quest’anno abbiamo voluto proseguire con la nostra tradizione di dedicare un uovo gigante a un evento particolare della nostra storia” spiega Marisa Del Vecchio, vedova del compianto Giuseppe Maglietta, erede del celebre marchio ed oggi titolare della fabbrica napoletana (inserita, con decreto del ministro Ronchey, tra i monumenti nazionali) insieme con i suoi tre figli. “Nel 2012 – continua – era stata la tappa napoletana della Coppa America a ispirarci, quest’anno abbiamo pensato a Giuseppe Verdi, un artista eccezionale ma anche un grande uomo che ha saputo vivere da protagonista gli anni turbolenti del Risorgimento ponendosi come uno dei personaggi chiave dell’Unità d’Italia”.[charme-gallery] “Ci auguriamo – prosegue Marisa Maglietta – che una figura come la sua possa fungere da esempio in un’epoca turbolenta come la nostra, sempre più alle prese con una profonda crisi sia economica che politica. La musica e i nostri dolci possono dare conforto in un momento così drammatico e pieno di incognite”. Uova pasquali, ma non solo. Perché nei laboratori di Gay-Odin la Pasqua ha mille formati e mille sapori. Come le Colombe, cresciute a lievitazione naturale, ripiene di ottima crema pasticcera e rivestite di un lussureggiante manto di cioccolato fondente, ma anche del tipo “Foresta”, autentico marchio di fabbrica dello storico stabilimento: rami di succulento cioccolato che si intrecciano e si sciolgono in bocca.  E ancora: straordinarie Campane, Galline, Colombine, Campanelle e piccoli ovetti pasquali: tutti di ottima e inimitabile fattura. Rigorosamente di cioccolata. Prodotti e confezionati con la stessa ricetta in uso cento anni fa. “Ma abbiamo in serbo anche un’altra sorpresa che lanceremo subito dopo Pasqua. Il nostro ‘Foresta’, infatti, diventerà anche fondente”, svela Marisa Del Vecchio.