Nuova opera in arrivo per “Novecento a Napoli”

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contenitori - teatrino in box

Una nuova, importante opera andrà oggi pomeriggio (12 marzo) ad impreziosire il Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo, che dall’alto domina l’intera città di Napoli. Per l’occasione, alle ore 17, per i “Giovedì contemporanei”, con ingresso gratuito, curati da Angela Tecce, “Contenitori (Teatrino in Box)” di Salvatore Paladino andrà ad aggiungersi all’esclusiva collezione della galleria. All’evento, rendez vous ormai fisso per artisti, critici, giornalisti e curatori, che qui raccontano il proprio modo di vedere e vivere l’arte contemporanea, prenderanno parte, tra gli altri Paladino stesso e Mariantonietta Picone Petrusa.  

La donazione dell’opera del 1969-1971 sarà dunque un’occasione per incontrare l’artista e ripercorrere con lui le tappe fondamentali della sua carriera.

Appartenente a quel gruppo di artisti che hanno fatto parte della seconda ondata del Gruppo 58, Paladinoha il merito di coniugare l’oggettualità di derivazione pop con il concetto di “opera aperta” messo a punto da Umberto Eco nel 1962 in un testo fondamentale che ha condizionato la poetica di molti intellettuali italiani di quel periodo storico.

Le sue opere, fondate su una logica combinatoria ludica, si iscrivono in un universo fantastico che spesso è entrato in sintonia con alcuni dei nostri più interessanti poeti, da Edoardo Sanguineti a Mario Lunetta, dando vita

a originali libri d’artista. Ciò che tuttavia contraddistingue la sua personalità è la sistematicità della sua ricerca come premessa di una raffinata “pulizia formale”, che lo ha tenuto al riparo da qualsiasi possibilità di deriva trash.