“Fuoco su di me” nel teatro di Corte di Palazzo Reale

3076
gioacchino murat

È un Gioacchino Murat decisamente insolito quello “ospitato” in queste ultime settimane nel Palazzo Reale di Napoli. È il re amante della dolcezza del vivere, che porta nella terra di Partenope i Monzù, i cuochi francesi che regalano gattò e babà non meno nuovi e immortali (si fa per dire) dei codici napoleonici, che pure ci lascia in eredità. È l’uomo di una Rivoluzione che prova a imporre da sovrano con le riforme di uno Stato arretrato, ma che forse ha più fortuna quando prende le forme della moda dei bagni di mare inaugurata sulla spiaggia del Granatello dalla moglie Carolina. Ed è l’eroe di “Fuoco su di me”, film sceneggiato e diretto da Lamberto Lambertini, che muore in nome dei suoi ideali – la Rivoluzione, l’Italia unita –, ma, che davanti al plotone di esecuzione, si concede un ultimo gesto di privatissima vanità: “Mirate al petto – ordina – risparmiate il volto!”. Pellicola, quest’ultima, che verrà proiettata nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale, venerdì 29 gennaio, alle 17, cui seguirà un incontro col regista.

Il lungometraggio, che vede tra i protagonisti Omar Sharif, Massimiliano Varrese, Sonali Kulkarni, Nicola Di Pinto e Antonella Stefanucci, è ambientato a Napoli nel 1815, negli ultimi mesi del regno di Gioacchino Murat e racconta i trionfi e il tragico epilogo di quel re che seppe nutrire, a costo di mettersi contro Napoleone, il sogno, forse prematuro, di un’Italia unita e indipendente.

Prenotazioni: 081 5752524 – info@arte-m.net