“Specchi di sole” nell’ex ospedale psichatrico

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specchi di sole

“Tutti gli uomini sono pazzi e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio”. Pensiero, questo, attributo allo scrittore e drammaturgo francese De Sade, che sembra tagliato su misura sulla performance “Specchi di sole”, che prenderà forma domani, sabato 28 marzo, alle 16, nei suggestivi spazi dell’ex Ospedale Pschiatrico Leonardo Bianchi di Napoli.  Un’azione teatrale, ad ingresso gratuito, nata da un’idea di Anna Sicolo, dirigente PAS Asl NA 1, che grazie alla compagnia teatrale “Il canto di Partenope”, diretta da Mauro Maurizio Palumbo, e a un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Architettura 5UE e Urbana 2 dell’Università “Federico II” seguiti della docente Angela D’Agostino, vedrà “tornare” nell’imponente struttura di calata Capodichino 25 deportati che dal Veneto sbarcarono a Capodichino un bel po’ di anni fa. Una violinista, una ballerina, un’anarchica, un filosofo, un avvocato e Anna, donna, moglie e madre, che rivivranno ancora una volta al Bianchi, dall’ingresso allo scalone, dal corridoio centrale alle porte dell’archivio… Un viaggio nel disagio femminile e sui disturbi alimentari legati alle condizioni sociali, collettive e individuali dell’epoca.

Una rievocazione del passato e della memoria di persone internate nella struttura, che “riprenderanno vita” grazie allo studio di cartelle cliniche custodite nell’archivio del Pas. Tra gli obiettivi dello spettacolo itinerante, quello di sensibilizzare il pubblico su tematiche forti accrescendo la consapevolezza che ogni singolo individuo va rispettato, riconosciuto e ricordato nella sua diversità superando ogni sorta di stereotipo e pregiudizio che la società passata e moderna possa imporre.