Bruschettone di Nonna Maria. Da Procida, gusto e passione di famiglia

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Da Procida questa volta riceviamo e pubblichiamo tel quel, questa storicetta (storia + ricetta), legata ad una persona speciale in ogni famiglia, la Nonna, così come ad uno dei prodotti più usati nelle ricette e nelle cucina in Campania, le melanzane sott’olio. Grazie sempre al nostro amico Gian Luca, autore dello scritto, che condivide con noi sapori e sentimenti dall’isola di Arturo.

“La storicetta che questa volta condivido con gli amici di Charme, non ha bisogno di spiegazioni particolari sulle modalità di preparazione perché è talmente semplice, che anche un bambino o un neofita della cucina, può preparare con successo e facilità. Per me però ha un importanza particolare perché è legata ad una delle figure più importanti della mia vita, Nonna Maria,  mia coinquilina durante i miei anni da universitario single. Credo che in tanti hanno, legato ad un piatto, un ricordo legato ad una persona, per se stessi, speciale.

Per molto tempo, io e mia Nonna, ci siamo fatti compagnia dividendoci l’appartamento della mia famiglia in cui studiavo per gli esami universitari. Divisi l’appartamento in due lasciando in comune la cucina. La mattina, siccome ero io che mi alzavo prima di Lei, preparavo il caffè e l’aspettavo per condividere il momento più bello della giornata, e cioè quello del caffè appena svegliati.

Veniamo però alla bruschetta. La Nonna era una bravissima contadina e amante del cibo semplice e saporito e nonostante gli acciacchi dell’età non le permettessero di mangiare tutto, ogni tanto si concedeva qualche strappo. Lo strappo che preferivo anch’io facesse, è sicuramente quello della bruschetta con le melanzane sottolio. Infatti durante l’estate, quando le melanzane del giardino erano alla giusta maturazione, lei era solita preparare i “buccaccetti di melanzane sott’olio” da consumare subito e poi durante l’inverno. Ma come sempre prima di natale erano già finiti.

Quando tornavo a casa capivo subito che era la serata dello strappo alla regola perché trovavo in cucina due piatti vuoti, un bel bicchiere di vino rosso per lei e una bicchiere con una fetta di limone per me che avrei pasteggiato con una più banale coca cola fredda. Il pane che usava era quello cotto a legna e veniva dalla dirimpettaia Pozzuoli.

Ingredienti: pane paesano (detto cafone) cotto a legna, pomodorini datterini, basilico appena colto, origano essiccato casareccio, melanzane sott’olio (procidane le nostre), formaggio piccante o mozzarella di bufala, olio extravergine di oliva, cipollina bianca ( a chi piace), peperoncino macinato, sale.

Preparazione.Tagliare il pane in fette grossolane, alte almeno due o tre centimetri per esser degni di essere definiti bruschettoni,  e versare sopra un po’ di olio del buccaccetto delle melanzane e lasciare inumidire in un piatto da portata. In una terrina, preparare una insalatina con tutti gli altri ingredienti e lasciarli macerare assieme per un’oretta a temperatura ambiente. Dopo l’attesa, comporre i bruschettoni con la quantità di condimento che più vi piace, avendo cura di preparare la propria per ultimo se siete di quelli che mirano alla miglior parte di cibo.

Ancora oggi, quando preparo bruschette o bruschettoni, mi sembra di gustarli assieme a Lei.”