Solo Bologna, in Italia, è al momento nell’elenco Unesco delle Città Creative per la musica. Ma Napoli si prepara alla grande a farne parte, vista la lunga e famosissima tradizione della città del Golfo per le 7 note. Si attente solo la pubblicazione del bando 2016 per inviare tutte le carte e le motivazioni perché anche la città all’ombra del Vesuvio ne faccia parte.
Al momento al mondo 69 sono le città di quest’elenco, in rappresentanza di 32 paesi diversi e divise per sette aree tematiche. In Italia ci sono iscritte già tre città, oltre a Bologna per la musica, ci sono anche Fabriano per l’artigianato e Torino per il design. Ma cerchiamo di capire meglio cos’è questo network riportando tel quel quanto descritto sul sito dell’ente.
“Il network “Città Creative”, promosso dall’Unesco, ha come obiettivo la creazione di un legame tra città in grado di sostenere e di fare della creatività culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico, offrendo agli operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare l’energia creativa delle proprie Città e gettando così le fondamenta per proiettare esperienze locali in un contesto globale, con l’obiettivo di promuovere l’industria della cultura.
Attraverso questa rete, divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Folk Art, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema) le Città possono condividere le proprie esperienze e sostenersi reciprocamente, valorizzando le proprie capacità ed incrementando la presenza dei propri prodotti culturali sui mercati nazionali ed internazionali”.
Per consultare l’elenco completo delle diverse aree tematiche e per sapere quali città sono presenti, basta un semplice click sul link www.unesco.it/cni/index.php/cultura/citta-creative