La costa di Ischia: cale, spiagge e calette per tutti i gusti

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Ischia Ponte e il castello aragonese

Scrigno di tesori preziosi, sospesi a metà tra il cielo e il mare. Se fosse un film, Ischia sarebbe un’emozionante pellicola di Luchino Visconti. Se fosse un colore sarebbe verde come la fitta vegetazione che ne ricopre le balze vulcaniche, oppure blu intenso, come quello delle acque terse e cristalline che la circondano. Paradiso della natura, Ischia è una terra dalle mille sfaccettature. Meta ideale per le vacanze. Una terra da gustare poco per volta o tutta d’un sorso, magari, a bordo dei caratteristici micro-taxi cabrio, a tre ruote, entrati a far parte dell’arredo urbano dell’antica Pithaecusa. Oppure a bordo di un gommone o di un comodo gozzo in legno. Sì, perché le coste dell’Isola Verde sono tutte calette, grotte ed insenature da scoprire. Spiagge stupende, set di decine e decine film, immortalate nelle opere di poeti e scrittori del calibro di Eugenio Montale, Elsa Morante, Pierpaolo Pasolini, Mark Twain e Giovanni Verga. Molte si possono raggiungere a piedi, ma tante sono accessibili solo a cavallo delle onde. Ecco perché circumnavigare l’antico scalo dei nocchieri greci è un’esperienza indimenticabile, di quelle da non perdere. Una bellissima avventura alla scoperta dei tesori di Pithaecusa: litorali da favola, scogli che sembrano opere d’arte scolpite dalla natura (emblematico quello a forma di fungo che si può ammirare lungo il litorale di Lacco Ameno), acque dalle incredibili virtù curative. Sull’isola amata da Vittoria Colonna e Michelangelo Buonarroti, per chi ama crogiolarsi al sole tra acque limpide e scorci paradisiaci, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Basta salire a bordo e puntare la prua verso sud-est.[charme-gallery] E’ qui, infatti, nel Comune di Barano, che attende di essere scoperto uno dei gioielli più sfavillanti della costiera: la baia di San Pancrazio, una piccola caletta costellata di ciottoli, incastonata ai piedi della montagna, tra rocce aspre e frastagliate. Raggiungibile unicamente dal mare, la baia è immersa in acque verdi e luccicanti, luogo ideale per gli amanti dello snorkeling. Gli stessi che, volendo, potrebbero tuffarsi nel mare che bagna il litorale di Lacco Ameno, a nord-ovest dell’Isola Verde. A caccia delle “monache di mare”, particolari tipi di molluschi di forma e colore scuro, le “aplasie”, che abitano i fondali della baia che da loro prende il nome, la “Spiaggia delle monache”: una lingua di sabbia fine e sottile che si trova proprio alla base di Monte Vico. Qui il tempo sembra essersi fermato e la natura appare selvaggia e incontaminata. Proprio come a Barano, in direzione sud est, dove il Creatore sembra essersi sbizzarrito scolpendo nella roccia un paesaggio sublime a picco sul mare. E’ la celebre Scarrupata di Barano, ciò che resta di antiche colate laviche messe quasi a perpendicolo sulla terra, e baciate, infine, da una caratteristica spiaggetta costellata di grandi ciottoli. Luoghi di una bellezza mozzafiato, che invitano a bagni da mille e una notte. Come la Spiaggia del Lido, a Ischia Porto, con la sua distesa di fini granelli di sabbia; la Spiaggia dei Pescatori (dalle barche adagiate sul litorale) in località la “Mandra”, con la minuscola chiesetta dedicata al Patrono San Giovan Giuseppe della Croce. Quella del “Muro Rotto”, detta anche della Sirena, a Pontano, con i suoi bassi fondali che invitano a rilassanti nuotate. Le sorprese, però, non finiscono qui. Circumnavigando il pontile ed il Castello Aragonese, ecco dischiudersi, come sporgente da uno scrigno semiaperto, gli Scogli di Sant’Anna, con la celebre Torre di Guevara che la leggenda vuole abbia ospitato il grande artista Michelangelo. Poco più in là la Chiesetta di Sant’Anna, fulcro della festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna, l’evento religioso più famoso dell’isola. Ma tra gli spettacoli più belli offerti dalle coste di Pithaecusa, un posto di rilievo merita senz’altro la Spiaggia dei Maronti: circa tre chilometri di arenile racchiusi da un’alta collina di tufo, in cui gli antichi romani avevano ricavato una piscina termale, denominata la “Sorgente della Cava Scura”. Incamminandosi alla volta del borgo di Sant’Angelo, a Serrara Fontana, ci s’imbatte, poi, in un fenomeno particolare: le fumarole, tratti di sabbia costantemente calda. E’ questa la cosiddetta Spiaggia delle Fumarole: getti di vapore che provengono dal sottosuolo grazie all’attività vulcanica dell’isola. E grazie ai quali è addirittura possibile cucinare pollo, patate e uova sode semplicemente mettendoli sotto la sabbia rovente. Più o meno lo stesso fenomeno che si nota nella baia di Sorgeto, a Forio: una caletta unica al mondo raggiungibile in barca o da una lunga scalinata che si dipana dalla frazione di Panza: il termalismo e l’attività vulcanica in questo luogo si presentano direttamente in mare creando delle vasche d’acqua calda in cui è possibile fare il bagno anche d’inverno.[charme-gallery] Sempre a Forio brilla un’altra perla: la spiaggia di Citara che prende il suo nome da Venere Citerea, dea della bellezza. Un appellativo più che meritato per la meraviglia del lido e quella delle sue acque. Secondo una leggenda le rocce situate di fronte alla spiaggia sono in realtà le imbarcazioni dei Feaci trasformate in pietra da Poseidone per il loro aiuto prestato ad Ulisse. Per i più piccoli, invece, la cala di San Montano, a Lacco Ameno, con la sua lussureggiante e quasi tropicale vegetazione e i fondali bassi e sicuri, è una meta da non perdere. Spiaggia per famiglie, insomma: come la Chiaia, protetta da una lunga linea di scogli frangiflutti, che rende le acque di questo angolo di paradico, limpide e poco profonde, calme e sicure. Cava dell’isola, sull’altro versante, con il promontorio di roccia tufacea, un tempo nota come “spiaggia dei nudisti” è particolarmente frequentata dai giovani, sia turisti che locali. Da Ischia Ponte a Casamicciola Terme il passo è breve. Ed eccoci giunti in località Sant’Alessandro il luogo in cui, imboccando una ripida scalinata, si arriva alla mitica “Spiaggia degli Inglesi”: un posto all’insegna del relax dove lasciarsi cullare da placide onde. Un po’ l’atmosfera che si respira nella storica Spiaggia di Cartaromana, antica riva già cara ai marinai della flotta imperiale di Roma. Una delle baie più suggestive dell’Isola Verde. La particolarità di questo litorale è la presenza di fonti di acqua calda che sgorgano direttamente in mare. Altri luoghi da favola attendono chi voglia addentrarsi in un tour alla scoperta delle bellezze di Pithaecusa. Proprio alle porte di Casamicciola Terme, ad esempio, c’è un luogo incantato: il Bagnitiello. Una piccola conca fatta di sassi, ricca di acqua calda termale che si vuole sgorgata dalle lacrime di un semidio. A Barano, invece sulla costa sud-orientale dell’isola, tra Punta del Lume e Punta Parata, si apre una caverna che, nel corso dei secoli, ha spesso cambiato nome: Grotta del Mago, Grotta d’Argento, Grotta del Sole. Nei ricordi dei vecchi pescatori, quell’antro era il ritrovo di un vecchio dalle forme gigantesche, con tanto di barba e chioma fluenti. Oggi riparo dei pescatori, un tempo amato da speleologi e archeologi che lì avevano individuato le tracce di un tempio neolitico dedicato al culto del sole, l’anfratto spicca per i giochi di luce che dipingono di argento vivo le sue cavità. Poco più in là, a Lacco Ameno, quello che resta dell’arco di una grotta, oggi riempita per i due terzi dalle acque, ancora si erge sul livello del mare. Gli anziani del posto raccontano che quasi duemila anni fa, in quell’antro venne a rifugiarsi, con i suoi fedelissimi, il generale romano Caio Mario, braccato dall’eterno nemico Silla. E come Grotta di Mario viene ancora oggi ricordata dai vecchi lupi di mare.