Dai Decumani al Vomero, meraviglie da scoprire a piedi – Secondo tour

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Cimitero delle Fontanelle

Ci sono percorsi che andrebbero fatti a piedi. Anche se la strada è in salita. A piedi, esatto. Perché solo lontani dal volante e con le scarpe ben salde sul selciato è possibile assaporare tutte le “meraviglie” che Napoli offre: panorami da mille e una notte, monumenti di struggente bellezza, gallerie museali cariche di preziosi, palazzi grondanti storia. Non ci credete? Allora significa che non vi siete mai goduti il classico “grand tour” che dai vicoli dei Decumani, passando per piazza Municipio, la Riviera di Chiaja e il Museo Nazionale, vi conduce dritti dritti sulle balze della Collina del Vomero, in un misto tra storia e shopping. E allora forza, armi e bagagli: si parte!  Benvenuti nell’itinerario proposto da “Charme” . In totale sono ben cinque tour!! Questo è il secondo che vi proponiamo. Quella che va da Piazza del Plebiscito ai Quartieri spagnoli. Luoghi dove nobiltà e popolo hanno fatto la storia di questa città

Municipio, Plebiscito e Quartieri

La possente fortezza, conosciuta anche con il nome di Castel Nuovo (così, infatti, fu chiamata , fin dall’inizio per distinguerla da quelle più antiche di Castel dell’Ovo e Castel Capuano) delimita sul versante marino, l’area che in città è nota come piazza Municipio: un emiciclo chiuso simbolicamente, sul lato opposto, da Palazzo San Giacomo, un tempo dimora dei ministeri del reame borbonico, oggi sede del Comune di Napoli. Un’area che lambisce la non distante Biblioteca Nazionale, i portici del Teatro San Carlo e l’ingresso della Galleria Umberto I con la sua cupola di vetro: sorta di salottino che precede piazza Trieste e Trento, piccola ed elegante, con la fontana del Carciofo al centro, il Massimo Partenopeo e la chiesa di San Ferdinando a farvi da ombra.

A sinistra si presenta un colpo d’occhio sensazionale: piazza Plebiscito, con l’abbraccio scenografico del colonnato di San Francesco di Paola e la lunga facciata di Palazzo Reale in cui svettano le statue dei più importanti re di Napoli.

Basta fare pochi metri, oltrepassare lo storico “Caffè Gambrinus” ed eccoci risucchiati da una delle più popolari strade dello shopping, via Toledo, l’antica “calle major” che prese il nome dal nome dal viceré don Pedro Alzarez de Toledo che ne decise la realizzazione nel 1535. Una strada da cui si dipana la bellissima via Chiaja con il rione omonimo costellato di boutique, e le seguenti vie dello shopping di classe (via Calabritto, via Poerio, via dei Mille, via Filangieri). Su questi versanti di via Toledo “affacciano” anche i Quartieri Spagnoli, così chiamati perché, un tempo, vi alloggiavano le guarnigioni iberiche: vicoli sovrastati da bianche lenzuola appese da un palazzo all’altro per essere asciugate da quei pochi raggi di sole che penetrano negli stretti corridoi.  Ed in cui si custodisce il cuore verace del popolo napoletano.

Su via Toledo sorgono anche importanti palazzi nobiliari. Tra questi, palazzo Colonna di Stigliano, o Zavallos dal nome del duca di Ostuni che lo fece erigere. E’ qui che si può ammirare “Il martirio di Sant’Orsola” del Caravaggio. E ancora: il palazzo delle sede centrale del Banco di Napoli del 1930 in stile fascista, e palazzo Doria d’Angri (disegnato da Luigi Vanvitelli nel ’700), edifico dal cui balcone, il 7 settembre 1860, pare si sia affacciato Garibaldi per annunciare l’annessione del Regno delle Due Sicilie all’Italia. Percorrendola tutta,  si giunge a Piazza Dante con il suo bel colonnato e più avanti della Galleria Principe Umberto. Il tour in quest’area si conclude, obbligatoriamente, con una capatina al Museo Archeologico Nazionale, una delle mete culturali assolutamente da non perdere.