La Certosa di Padula da oggi si ammira…in virtual tour

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La Certosa di Padula

La Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula, da oggi è visitabile anche in virtual tour! Basta collegarsi al portale turistico nazionale www.italiavirtualtour.it ed il gioco è fatto. Lo staff della Comunicando Leader che edita il portale turistico, ha fotografato, infatti, a 360 gradi tutti gli ambienti dello storico monumento del Vallo di Diano fondato da Tommaso Sanseverino conte di Marsico nel 1306, comprese le stanze interdette al pubblico.

Da oggi, dunque, grazie al virtual tour, chi lo vorrà, potrà navigare con il pc o il tablet nei vari ambienti della Certosa, scoprendo, un clic dopo l’altro, una delle meraviglie architettoniche dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1998. La certosa di San Lorenzo è di fatto il più grande complesso monastico del sud Italia e sorge nella cittadina di Padula (Salerno), paese che ha dato i natali a Joe Petrosino, il famoso poliziotto di New York immortalato in numerose pellicole di Hollywood.

La sua struttura richiama l’immagine della graticola sulla quale San Lorenzo fu bruciato vivo, secondo la tradizione, nel 258, durante la persecuzione dei Cristiani voluta dall’imperatore Valeriano. La parte principale del monumento è in chiaro stile Barocco ed occupa una superficie complessiva di poco più di 51.000 metri quadrati sulla quale sono state edificate oltre 320 stanze. All’interno dell’ala che ospita il Monastero si trova il più grande chiostro del mondo (circa 12.000 metri quadrati) contornato da 84 colonne. Inoltre una grande e caratteristica scala a chiocciola, costruita in marmo bianco, conduce alla grande biblioteca del convento. Nel 1535 la Certosa diede ospitalità all’imperatore Carlo V di ritorno da Tunisi: si narra che per nutrire il suo numeroso esercito i monaci furono costretti a preparare una colossale frittata con più di 1.000 uova! A Padula sono inoltre custoditi i resti dei 200 rivoluzionari sbarcati a Sapri con Carlo Pisacane. Oggi il complesso di Padula – che fu anche campo di prigionia durante la Prima Guerra Mondiale e sul finire della Seconda – ospita il Museo Archeologico provinciale della Lucania occidentale, al cui interno sono raccolti una collezione di rari reperti (dalla preistoria all’età ellenistica) provenienti dalle campagne di scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula.