Museo Campano di Capua, al via il restauro del vaso di Dioniso

Il cantiere di restauro dell'antico vaso di marmo, un cratere risalente al I sec. d.C., sarà aperto al pubblico tra il 9 e il 19 ottobre al Museo Campano di Capua

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Un particolare del vaso di Dioniso (Museo Campano di Capua)
Un particolare del vaso di Dioniso (Museo Campano di Capua)

Dopo il restauro della settecentesca tela “Gesù che calma la tempesta” di Francesco Liani, terminato nella primavera scorsa, il Museo Campano di Capua avvia un nuovo intervento di recupero e valorizzazione di uno dei capolavori che custodisce, grazie a un cofinanziamento di fondi della Provincia di Caserta e della Regione Campania.

L’oggetto del restauro, stavolta, è un antico vaso di marmo, un cratere risalente al I sec. d.C., recuperato in condizioni lacunose e frammentarie nel 1885 in un fondo a poca distanza dal cimitero di Capua, giunto al museo nel 1896 con l’acquisto della ricca collezione Califano e, dopo un primo restauro, pesantemente danneggiato dai bombardamenti aerei che nel 1943 distrussero un ala del complesso museale.

Il valore del cratere è impreziosito dalla decorazione della superficie, scolpita con satiri e menadi, le tipiche figure maschili e femminili al seguito del dio Dioniso, secondo stili e mode ampiamente diffusi nella prima età imperiale romana. Il cantiere di restauro e restituzione del vaso sarà allestito nella Sala Palasciano del Museo Campano di Capua, guidato dal direttore Mario Cesarano, e sarà aperto al pubblico tra il 9 e il 19 ottobre 2018.

Anche a seguito della notizia del nuovo restauro, la Provincia di Caserta, presieduta da Giorgio Magliocca, con specifica delega ai Beni culturali assegnata al consigliere Luigi De Cristofaro, sostiene in un comunicato stampa l’intenzione di riconoscere nella valorizzazione del Museo Campano di Capua uno dei temi fondamentali del proprio programma politico.