Dal 1700 con devozione. Il Migliaccio napoletano

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Migliaccio napoletano

Le ricette della cucina napoletana tradizionale.

Il Migliaccio, il suo nome rimanda gli echi del XVIII secolo e di un dolce amato (dal popolo) ed odiato (dal clero): si trattava di un impasto a base di miglio brillato e sangue di maiale. Il Carnevale precede il periodo di Quaresima e quindi  digiuno e penitenza… questo dolce si trasformò.

Fu certamente in un tranquillo monastero che l’abilità di mani angeliche trasformarono il migliaccio in un dolce soave e lieve, più adatto al periodo del Carnevale: la semola cotta nel latte ed aromatizzata con acqua di fior d’arancio fu il preludio alla più famosa sfogliatella.

Il segreto di questo dolce delicatissimo è nel dosaggio degli aromi, che non devono essere troppo invadenti, e nella cottura lenta e dolce.

Ingredienti per due stampi da 24 cm. di diametro (12 persone):  10 uova intere, 250 g di semolino, 500 g di ricotta, 500 g di zucchero semolato, un pizzico di sale, 1,500 ml di latte intero, 1 cucchiaio di liquore Strega, 4 gocce di estratto di Neroly, un pizzico di bacca di vaniglia in polvere.

Preparazione.

Portare il latte quasi ad ebollizione, aggiungere il sale e versare a pioggia il semolino; portare a cottura, mescolando in continuazione, e far raffreddare completamente.

Nel frattempo lavorare bene la ricotta con lo zucchero ed aggiungere, poco alla volta, le uova leggermente sbattute. A questo punto unire il semolino al composto di ricotta e miscelare bene. Da ultimo il liquore, la vaniglia ed il Neroly. Versare nello stampo, precedentemente imburrato ed infarinato, ed infornare a 150° per un’ora circa.

Sformare, far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

Fonte: www.brigatadicucina.it