Il “Popolo ‘e Tammurriata”… s’incontra a Salerno

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o lione

Per il poeta e drammaturgo francese, Victor Hugo: “La musica esprime ciò che è impossibile da dire e su cui è impossibile tacere”. Un pensiero, questo, che sembra tagliato su misura per “Popolo ‘e Tammurriata”, l’evento dedicato alla musica popolare, ideato e prodotto dall’associazione Daltrocanto, che, dal 6 all’8 febbraio prenderà forma nella chiesa di Sant’Apollonia, di via San Benedetto, a Salerno.

Tre le serate del festival: le prime due, destinate agli approfondimenti e alle esibizioni di piccoli set musicali, la terza, dedicata alla vera e propria festa popolare, che vedrà protagonisti cantori, suonatori e ballatori tradizionali di tammorriata della provincia di Salerno insieme a quel “popolo ‘e tammorriata” essenza e destinatario reale della manifestazione.

Tantissimi gli ospiti previsti, che attraverseranno musicalmente l’Italia dal Lazio alla Sicilia. Venerdì 6 sarà la tradizione più pura del canto su zampogna di Biagino De Prisco a dare il via al festival, per passare poi, tra gli altri, alla chitarra battente di Maurizio Cuzzocrea, ai ritmi salentini di Carlo “Canaglia” De Pascali e al progetto “Tamburo Rosso – La pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere” di Valentina Ferraiuolo. Sabato 7, vedrà protagonista l’organetto: a presentarne diversi aspetti saranno l’Orchestra Bottoni, Alessandro D’Alessandro e Eustachio Frongillo. Domenica 8, palco libero per chi vorrà aggiungersi all’immancabile Antonio Matrone detto “O’Lione”, ormai presenza fissa della manifestazione,che, con gli altri suonatori di tammorriata, darà vita alla festa conclusiva lanciando contemporaneamente l’appuntamento alla prossima edizione.