Le ricette della cucina tipica napoletana.
La ricetta arriva dall’isola di Procida, la fantastica isola d’Arturo come la indicano i letterati. Il polpo, o purpetiello detto alla dialettale, entra di diritto tra gli alimenti tradizionali del Golfo di Napoli, visto anche la tipicità dei suoi fondali e delle sue coste che permettono a questo saporitissimo mollusco di essere presente quasi ovunque in Campania.
Ingredienti per 4 persone: ½ kg di polpi non troppo grandi, 350 gr di spaghetti (o in alternativa linguine), 1 spicchio d’aglio, 400 gr di pomodorini datterini, fascetto di prezzemolo tritato,, ½ bicchiere di vino bianco (falangina se possibile), olio extravergine di oliva, gr 100 olive nere, un cucchiaio di capperi piccoli, sale
Preparazione
1- Fare in modo che qualcuno, tipo il suocero, o un parente stretto più genericamente, amante della pesca, vada a pescare per voi i purpetielli e ve ne faccia omaggio
2- Fatevili consegnare già puliti e battuti con un pestello (così sono più morbidi) se possibile
3- Da questo punto in qua, potete provvedere direttamente voi altrimenti non potrete mai dire :”oggi, io, ho cucinato….”
4- Tagliate quindi i piccoli polpi a pezzi medi, dei quali userete i tentacoli per la decorazione del piatto
5- In un tegame, fate rosolare uno spicchio d’aglio con po’ d’olio
6- Dopo aver eliminato l’aglio appena si è imbiondito, aggiungete i pezzi dei polpi e dopo un paio di minuti di rosolatura, aggiungete anche il mezzo bicchiere di vino bianco e continuate la cottura fino a quando diventano di colore rosso
7- Preso il colore, aggiungete i pomodorini datterini interi o al massimo tagliati a metà, e fate cuocere per circa tre ore a fuoco molto, ma molto basso
8- Se serve acqua per la cottura, aggiungete acqua riscaldata in contemporanea in altra pentolina
9- Le olive e i capperi li aggiungete nell’ultima mezz’ora senza aggiungere più acqua
10- Cuocete gli spaghetti in acqua salata e scolatela al dente
11- Saltate il tutto in unica padella a fuoco vivo per alcuni minuti
12- Servite con prezzemolo tritato e decorate con i tentacoli
Se la ricetta vi piace, vi diremo anche chi il nome di chi c’è l’ha inviata. Se fosse il contrario, invece, taceremo per sempre.