Una pozione magica. A’ minestra maritata

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Ministra maritata

Le ricette della cucina napoletana tradizionale.

Tipica ricetta delle festività natalizie e pasquali, in Campania è uno di quei piatti tipici che ha trovato tante variazioni nel tempo e diverse modalità di preparazione. Il risultato però è unico. Tanti sapori assieme che miscelati compongono una pietanza ricca e piena di gusto.

Ingredienti (per 4 persone):

150 gr prosciutto crudo (3 fette da 50 gr)
150 salame napoletano (tagliato non sottile)
150 gr salsiccia
500 gr polpa di manzo
300 gr anca di pollo
1 carota
1 sedano
1 cipolla
1 fascetto di prezzemolo
500 gr di scarola
500 gr di bietole
350 gr di borragine
250 gr di cicoria
100 gr parmigiano grattugiato
1 scorza di parmigiano
sale

Preparazione

Prosciutto crudo e  salame da tagliare a striscioline. Salsiccia da privare del budello e da sbriciolare. La polpa di manzo da tagliare a mo’ di spezzatino. Stesso taglio anche per l’anca di pollo. In una pentola abbastanza alta prepariamo prima il brodo di carne. Acqua a sufficienza dove mettiamo a bollire prosciutto, salame, manzo e anca di pollo aggiungendovi la carota, il sedano e il prezzemolo tagliati alla meglio. Occorre circa un’ora per la cottura della carne. Durante questo tempo, aggiungervi la scorza di parmigiano tagliata a fettine e salarla quanto basta. Ogni tanto si formerà della schiuma che dovrete assolutamente eliminare con un mestolo. In un altro pentolone, dopo averle accuratamente sciacquate ed asciugate, metterete a lessare tutte le verdure senza però cuocerle totalmente perché poi dovranno continuare la cottura con il brodo di carne. Scolate quindi le verdure e dopo l’ora di cottura del brodo, aggiungerle a questo. La cottura di tutto durerà circa un’altra ora. Qualche minuto prima di spegnere il fuoco, aggiungerete anche il parmigiano grattugiato avendo cura di mescolare per bene  (anche un po’ di pecorino se volete). Al contempo, controllate la salatura ed eventualmente aggiustate. Saggiate la morbidezza della carne oramai sfilacciata e spegnete lasciando riposare per un po’. C’è a chi piace mangiarla ben calda come, invece, chi la preferisce appena tiepida. Decidete voi.