Capri diventa “l’isola dell’arte”

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Il 4 settembre l’isola di Capri si prepara ad accogliere la prima edizione del progetto Capri The Island of Art: una rassegna open air – nata da un’idea di Franco Senesi – che vede coinvolti oltre 20 artisti della scena contemporanea nazionale e internazionale, invitati a dialogare con i luoghi e le storie dell’isola. Performance, installazioni audio e video, sculture di grandi dimensioni, proiezioni in notturna, esposizioni in luoghi pubblici e privati compongono un fitto programma che si protrae per quattro mesi e che tocca anche la città di Napoli in un ponte ideale tra mare, terra e sottosuolo con il coinvolgimento delle Stazioni dell’Arte della Metropolitana e dei principali siti museali del contemporaneo. Ventuno progetti site specific, coordinati dai due curatori Marco Izzolino e Lucia Zappacosta – che si aggiungono a due progetti indipendenti – costituiscono il programma della manifestazione caprese, con 5 installazioni principali di Lawrence Weiner, Santiago Sierra, Andrea Aquilanti, Mario Airò e Bianco Valente. Tra gli esempi, il profilo roccioso di Monte Cappello ad Anacapri (lato di Monte Solaro) diventerà una tela naturale sulla quale prenderà vita la proiezione laser ideata da Mario Airò, artista specializzato nella trasformazione dei luoghi mediante l’uso di luci e fasci luminosi: per 15 notti, l’opera di Airò sarà visibile dalla Piazzetta, da tutto il versante di Marina Grande e anche dal mare. Progetto nel progetto è la mostra “Canone Inverso” in un’area della trecentesca Certosa di San Giacomo, la Canonica, che riapre al pubblico dopo un parziale recupero. Il più antico monastero di Capri diventa così tappa e cuore pulsante della rassegna e negli spazi della Canonica ospiterà quattro grandi istallazioni degli artisti Alessandro Cannistrà, Peter Demetz, Rocco Dubbini e Gino Sabatini Odoardi.