Assaggi di tecnologia allo Smau Campania: il Ponte di Star Trek diventa reale

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Il Ponte ologrammi di Star Trek diventa realtà: sarà pronta all’inizio del 2015 la prima tecnologia in grado di creare una realtà virtuale aumentata, nella quale si potrà interagire con gli “ologrammi”. Nel frattempo, però, il prototipo…è già stato realizzato. Ed è presente a Napoli, nell’ambito dello Smau Campania Next, l’evento dedicato all’innovazione per le imprese, che ha aperto i battenti questa mattina, negli spazi del padiglione 6 della Mostra D’Oltremare. Grazie a questo prototipo, una sorta di visore dotato di telecamerine 3D, ai visitatori dello Smau viene offerto un vero e proprio assaggio della tecnologia del futuro: si può, infatti, visitare l’antica Pompei com’era prima dell’eruzione, camminare nelle strade dell’antica cittadina romana, entrare nelle case oppure viaggiare nel Sistema Solare. ”Stiamo lavorando al kit di sviluppo di Oculus, il visore che permette di fruire la realtà virtuale, recentemente acquistato da Facebook”, ha spiegato Valentina De Luca, direttore marketing di SpinVector, l’azienda che sta sviluppando la tecnologia. SpinVector sta integrando al visore due telecamere che simulano gli occhi della persona che lo indossa e che così riesce a vedere se stessa e le altre persone presenti. Con le telecamere e sensori posizionati nell’ambiente, che catturano i movimenti dell’utente, ”il visore – sottolinea De Luca – permette di accedere a una realtà aumentata interattiva, in cui il reale si integra al virtuale”. Così, per esempio, si può simulare un safari nel quale si interagisce con gli animali presenti. Le immagini sono proiettate nel visore ma non si tratta di un filmato, osserva ancora De Luca: ”le proiezioni, grazie al nostro software, sono interattive in tempo reale e cambiano in base ai movimenti del fruitore. Gli utenti possono vedere il mondo 3D da diverse prospettive in base alla loro posizione registrata nello spazio, come se si fosse in un enorme videogiochi”. La tecnologia infatti apre le porte a una nuova generazione di videogiochi, nei quali “immergersi” in scala reale. Altre possibile applicazioni riguardano i musei (come la ricostruzione di antiche città) e l’intrattenimento. La tecnologia può essere usata anche negli addestramenti (per simulare un soccorso), in architettura (per ricostruire gli edifici progettati) o nella realizzazione di prototipi. Nel caso delle automobili, ad esempio, si può aprire lo sportello ed entrare nell’auto per provarla, come se fosse vera.