Storie di donne a San Domenico Maggiore, visita guidata a tema

Storie di donne a San Domenico Maggiore: da Giovanna d’Aragona a Vittoria Colonna, da Maria d’Avalos a Lucrezia d’Alagno. Visita guidata sabato 10 marzo

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Ritratto di Vittoria Colonna, una delle protagoniste della visita guidata sul tema Storie di donne a San Domenico Maggiore

Nel periodo della Festa delle donne si può anche andare alla scoperta di Storie di donne a San Domenico Maggiore. Sabato 10 marzo è programmato infatti il nuovo appuntamento con le visite guidate a tema al Museo San Domenico Maggiore di Napoli (Doma). L’itinerario, che parte alle ore 10,50 dalla Sagrestia, svelerà storie e aneddoti di celebri donne legate alla Basilica di San Domenico Maggiore del XIII secolo e accompagnerà i visitatori attraverso memorie architettoniche, artistiche, storiche, letterarie e alcune curiosità. Così il passato rivivrà ancora oggi.

Attraverso l’illustrazione dei sepolcri e opere d’arte, racconti e poesie, l’itinerario porterà a conoscere donne che hanno fatto la storia e la cultura di Napoli: da Giovanna d’Aragona a Vittoria Colonna, da Maria d’Avalos a Lucrezia d’Alagno e tante altre. Vittoria Colonna, per esempio, fu amica di grandi intellettuali ed artisti del tempo e  personalità di grande cultura. Donna dalle spiccate qualità diplomatiche e di mediazione, segnò profondamente la storia e la cultura del primo Cinquecento. Ma Vittoria Colonna è solo una delle tante donne straordinarie protagoniste della visita guidata a tema di sabato 10 marzo dal titolo Storie di donne a San Domenico Maggiore.

Visitare il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli (oggi Museo Doma) è una suggestiva esperienza che attraversa 8 secoli tra arte, storia, cultura e fede. Una tappa fondamentale in qualsiasi tour turistico di Napoli. In questo complesso, che è uno dei monumenti più importanti del Centro storico napoletano, hanno lasciato traccia da San Tommaso d’Aquino a Giordano Bruno e Tommaso Campanella, da Tiziano a Michelangelo da Caravaggio, da Raffaello a Giuseppe de Ribera, da Tino di Camaino a Francesco Solimena, da Luca Giordano a Luigi VanvitelliDomenico VaccaroCosimo FanzagoMattia Preti e una moltitudine di altri artisti noti e meno noti.

La fondazione della chiesa risale al 1283, anno in cui Carlo II d’Angiò ne finanziò l’edificazione e affidò l’imponente edificio gotico (terminato nel 1324) ai Frati Predicatori (i Domenicani), che dal 1231 a tutt’oggi risiedono nel convento dove visse San Tommaso d’Aquino e che dal 1515 al 1615 e dal 1701 al 1736 fu sede dell’Università di Napoli.

Il complesso monumentale si trova nel bel mezzo del Centro storico di Napoli dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, tra il Decumano inferiore e quello maggiore. Fin dal Rinascimento ha rappresentato un polo rilevante per la storia della città grazie anche alla scelta dei sovrani aragonesi di elevare la chiesa di San Domenico a pantheon dinastico: qui infatti è tuttora è possibile ammirarne le sepolture, le cosiddette Arche aragonesi.

La maestosa Basilica, in cui risuona un organo di 1640 canne, presenta una particolarità: alla Piazza San Domenico Maggiore si mostra con l’abside e non con la facciata principale. Dalla piazza, costruita in epoca successiva alla chiesa, si accede alla Basilica attraverso la grande scalinata sul lato occidentale, voluta da Alfonso I d’Aragona per la chiesetta romanica di San Michele Arcangelo a Morfisa, inglobata nel complesso, che conduce al transetto destro della Basilica.

STORIE DI DONNE A SAN DOMENICO MAGGIORE
Visita guidata a tema

Sabato 10 marzo ore 10.50
presso l’ingresso della sagrestia
(ingresso piazza San Domenico Maggiore)

Prenotazione obbilgatoria entro il 9 marzo alle 16.
Ingresso al museo e visita: 7 euro
Info: domanapoli@gmail.com
Tel: +39 333 863 89 97
Facebook: www.facebook.com/sandomenicomaggiore